Una professionalità vera, a mio parere, è quella che rimane in ascolto del proprio “io”, nel senso che a caratterizzare un individuo, è il suo continuo movimento nell’esaudire la ricerca di un sapere, di una conoscenza e di quell’ esperienza in grado di migliorare il proprio operato. In questo viaggio la persona si sperimenta in varie sfaccettature della vita: formativa, artistica, lavorativa ed esperienziale, questo spiega così il mio ampio ventaglio di offerte professionali.
Per una maggiore chiarezza facciamo alcune differenze di settore.
E’ importante sapere che l’incontro con la musica non è elitario, può e deve appartenere a tutti, a tutte quelle persone che desiderano avvicinarsi ad una realtà diversa ma più concreta di quanto la stessa arte possa lasciare trasparire. La musica diviene portatrice di una forza capace di smuovere ciò che sembra immobile. La musica trae questa forza per creare-ricreare un rapporto profondo con l’uomo e condurlo verso un equilibrio “armonico” con sé ed il mondo che lo circonda. Una disciplina che si fa compagna e guida nel difficile compito di ascoltare-ascoltarsi.
I corsi sono rivolti a bambini che frequentano il nido, le scuole dell’infanzia, la scuola primaria. Questi corsi hanno l’obiettivo di avvicinare gradualmente i giovani allievi all’esperienza musicale per consentire uno sviluppo della personalità ed un’eventuale esplicazione attitudinale. Partendo dalla viva esperienza del giocare con la musica, si attiva e si sviluppa:
– le capacità di comprensione ed espressione per mezzo del linguaggio sonoro;
– un corretto e libero approccio agli strumenti;
– quella sensibilità uditiva per riconoscere e riprodurre semplici strutture musicali: melodiche e ritmiche
– l’uso corretto della voce,
– l’esperienza di musica d’insieme vocale e strumentale,
– una scrittura musicale creativa,
– una maggiore sensibilità alla sfera interculturale, nella dimensione comunicativa favorendo la socializzazione per avvicinarsi all’altro.
Il gioco è la forma di apprendimento più antica ed evoluta, in qualche modo è anche la preferita. Quando si gioca le fatiche vengono accantonate. “Bisognerebbe giocare con la vita”. Il giocare permette di avvicinarsi all’esperienza con maggiore forza e volontà d’animo. Giocare significa incontrare gli altri ma anche se stessi. Giocare è molto più di un’attività pensata come “svago”. La musica diviene così un’ottima alleata al gioco, ne favorisce l’originalità sia degli aspetti comunicativi che espressivi, la creatività, la curiosità e soprattutto la relazione. La vera vittoria in questo gioco è “giocare”.
Presso gli Istituti superiori, i percorsi musicali vengono creati “su misura” a seconda dell’indirizzo di studi. Nascono così percorsi sonoro-musicali e laboratori incentrati sul rapporto tra musica e discipline come: scienza, letteratura, pittura, poesia, ambiente, cinema, cucina, natura. Come è apparso dall’elenco i settori possono ampliarsi, spetta poi alla creatività delle persone.
Animazione è una parola capace di racchiudere in sé una miriade di significati, volti tutti alla vita, al movimento, all’ardore, all’eccitazione. “Animare” è un termine che si presta in molti ambiti lavorativi: animare una festa, una giornata presso la casa di risposo, delle lezioni, un grest/cres, attività ricreative, cene aziendali, letture e poesie, arti pittoriche. Animare è per me dare vita a un qualcosa, ad una persona. insomma è la vita stessa. Le attività proposte nell’animazione sono varie e calibrate secondo le occasioni (danze, giochi, canti, spettacoli, karaoke).
La lezione concerto è una forma di educazione musicale, dove si crea uno spazio o meglio, un’atmosfera magica. Il poter sentire, vedere e toccare con mano lo strumento musicale favorisce la curiosità, lo stupore e molteplici spunti per avviare percorsi didattici originali. Spesso la lezione concerto diviene un vero e proprio spettacolo che interagisce col un “pubblico” sempre entusiasta.
Premetto che la mia esperienza in teatro, sia in veste di musicista che di attore-ballerino, mi ha portato a realizzare lezioni di propedeutica teatrale che in seguito si traducono in veri spettacoli, musical e performance teatrali. Un’esperienza capace di trasformare la propria dimensione percettiva di sé e degli altri.
Quando si parla di musica, il mio pensiero si dirige anche verso la danza, una dimensione espressiva che aiuta le persone a conoscersi e ad avvicinarsi agli altri. Non si parla di danze specifiche, ma di movimento nello spazio libero, coordinato dai suoni interiori, dai nostri suoni. Tali percorsi sono organizzati con gradualità e personalizzati evitando stress e ansie da prestazione, a favore del divertimento. Il repertorio va dalle danze popolari, a quelle più conosciute, nei vari generi; lasciando spazio alla creatività del corpo e della mente. (Si evidenzia che suddette attività non si sostituiscono ai programmi di una scuola di danza).
Nella sfera prenatale, per le future mamme, a partire dal quinto mese di gravidanza, quando il feto ha già sviluppato l’apparato uditivo, è possibile contribuire alla relazione madre-bambino con stimolazioni acustiche di strumenti musicali o delle stesse voci del musicoterapeuta e dei genitori. Viene così creata una dimensione sonoro-musicale volta a sostenere una relazione psico-affettiva all’interno anche della famiglia. L’esperienza ha visto anche dei percorsi successivi alla nascita per dare continuità al percorso sonoro-musicale con sorprese gratificanti.
Quando si parla di musica, il mio pensiero si dirige anche verso la danza, una dimensione espressiva che aiuta le persone a conoscersi e ad avvicinarsi agli altri. Non si parla di danze specifiche, ma di movimento nello spazio libero, coordinato dai suoni interiori, dai nostri suoni. Tali percorsi sono organizzati con gradualità e personalizzati evitando stress e ansie da prestazione, a favore del divertimento. Il repertorio va dalle danze popolari, a quelle più conosciute, nei vari generi; lasciando spazio alla creatività del corpo e della mente. (Si evidenzia che suddette attività non si sostituiscono ai programmi di una scuola di danza).
Si è tenuto l’1 Dicembre 2012 e in replica il 9 Marzo 2013 lo spettacolo di mia realizzazione, un progetto che ha finalmente preso il volo
presso il Teatro Bibiena di Mantova.
è uno spettacolo che nasce dalla genuinità di persone che lavorano nella professione artistica e di persone “comuni” che riempiono d’arte i gesti di tutti giorni.
Quando la vita lascia spazio all’amore,
l’arte investe l’anima di ardore
e tutto diventa possibile…
… anche un sogno
Un sogno che si realizza, una realtà che sa di magia…
Dove l’amore si veste di tante persone:
persone che ho incontrato, persone di tutti i giorni, persone che non ho ancora conosciuto
Ho composto di tutti i brani eseguiti nella serata, oltre alla direzione scenica – artistica, la gestione dell’impianto audio e luci, l’organizzazione del materiale promozionale.
Lo spettacolo si arricchisce della partecipazione di 70 artisti.